30 ago 2012

Detartrase di coscienza. Sono iniziate a Londra le Paralimpiadi, i giochi per atleti disabili. Quest'anno si registra la più alta partecipazione di sempre, 4200 iscritti. Le considerazioni che seguono non riguardano i sacrifici, gli sforzi e la forza di volontà dei singoli, che il sottoscritto riconosce ed ammira. Riguardano l'idea stessa di una competizione sportiva di alto livello riservata a persone handicappate.
Se il senso delle Olimpiadi è mettere a confronto i migliori atleti del mondo, i più veloci, i più alti, i più forti, se il loro scopo è la ricerca dell'eccellenza fisica e psicologica, se la loro organizzazione risponde a criteri di massima competitività, le Paralimpiadi sono una contraddizione esplicita dei concetti appena esposti. E' indiscutibile il diritto dei disabili a vivere una vita piena, completa e priva di barriere ma cosa diversa è pretendere di replicare in scala la logica di una competizione che, per definizione, è riservata ai migliori, ai più atletici, a coloro che la natura ha dotato di possibilità superiori alla media. Perché, altrimenti non organizzare anche dei giochi per bambini o per anziani? Perché non istituire le Olimpiadi dei magrolini, dei sovrappeso, degli asmatici? Vero che sarebbe considerata un'intollerabile discriminazione riservare un evento sportivo mondiale unicamente a omosessuali, casalinghe e riserve indiane? I portatori di handicap sono per certi versi la parte migliore delle nostre società, ed è un dovere collettivo permetterne l'integrazione a pieno titolo in ogni aspetto della vita quotidiana. Ma le Olimpiadi sono un'altra cosa, rispondono ad una logica diversa e, semplicemente, sono destinate ad altre categorie di persone.
Le Paralimpiadi sono espressione della stessa mentalità politicamente corretta che, invece di prendere atto della realtà e agire di conseguenza per migliorarne gli aspetti meno edificanti, preferisce ignorarla. E' più difficile affrontare un problema che comportarsi come se non esistesse.

26 ago 2012

Foto di famiglia con terrore.



Nessuno ride, tranne lui.

25 ago 2012

Relativismi. Io dico che se c'era ancora Bush oggi Lance Armstrong era l'esempio dell'America truffaldina, prepotente e ipocrita.
P.S. Ovviamente l'ipocrisia sta tutta nella cosiddetta lotta al doping, ma che ve lo spiego a fare.

24 ago 2012

Assassini e vincenti. Ventun anni a Breivik. Tre mesi e sei giorni per ciascuna delle vittime. Il modello norvegese in grande spolvero. La benevolenza verso i carnefici continua a definire la socialdemocrazia europea. Da ETA agli estremisti di destra, uno sforzo immane per comprendere, giustificare, perdonare. Lo stato di diritto ai minimi termini. C'è un virus a sinistra.

23 ago 2012

Gandhiani e vincenti. So che il tema non interessa a nessuno ma la decadenza civile di un paese si vede anche da dettagli come quello che segue. Come previsto, il ministro dell'interno spagnolo ha annunciato l'applicazione di misure carcerarie di favore per l'etarra in gravi condizioni di salute. Formalmente è vero che si è rispettata la legge, e che il mantenerlo in galera a tempo pieno avrebbe violato lo stato di diritto. Ma questa è solo una parte della storia, quella che i terroristi hanno preteso di raccontare con la solita compiaciuta complicità della carta stampata. La parte su cui nessuno si sofferma è invece quella del ricatto. Il ricatto di uno sciopero della fame proclamato per primo dal diretto interessato e a cui si sono aggiunti - almeno nelle dichiarazioni - un centinaio di detenuti per terrorismo. Da qui il corto circuito intellettuale e giuridico: lo stato ha applicato la legge solo in risposta alla pressione dei terroristi. Nel momento in cui il ministro dell'interno dichiara di aver rispettato le regole dello stato di diritto, in realtà ne sancisce la sconfitta: l'etarra malato esce di prigione non come naturale conseguenza di un procedimento legale ma a seguito di una vittoriosa campagna propagandistica supportata dalla maggioranza della stampa nazionale. Se questo è uno stato di diritto.

15 ago 2012

Sfilarsi. Ieri spiegavo a una persona che io ho scritto parecchio negli ultimi dieci anni ma se di qualcosa vado orgoglioso non sono gli articoli (be' qualcuno sì) ma certe foto che ho scattato in certi viaggi. E quest'anno che non sono in viaggio, ma è l'estate più bella della mia vita, penso che senza quelle foto io non sarei la stessa persona che sono, mentre se non avessi scritto niente in dieci anni probabilmente sì.

13 ago 2012

Gandhiani. Siccome la Spagna non ha altre emergenze, un centinaio di detenuti etarras sono in sciopero della fame per ottenere la scarcerazione di un loro compagno di cella, a quanto pare in gravi condizioni di salute. Il fatto, in sé insignificante vista la natura degli ammutinati, assume invece rilevanza se si considera che ETA era stata data per morta e sepolta solo qualche mese fa. Purtroppo invece i terroristi in Spagna continuano a far politica e, quando chiamano, lo stato è costretto a perdere tempo a rispondere. L'occasione, peraltro, è irripetibile e un governo degno di questo nome non se la lascerebbe scappare. Invece alla fine li alimenteranno a forza.
L'aspirante. Io non mi occupo più di politica, anzi non mi occupo quasi più di niente. Però oggi c'è una recensione al libro di Renzi, la nuova speranza della sinistra, o la speranza della nuova sinistra, fate un po' voi che vi occupate ancora di cose serie come la sinistra, una recensione bella, ma così bella che mi ha fatto quasi venir voglia di comprarlo, il libro. Poi ho pensato di no, che rimango solo con la recensione. Poi ho pensato un'altra cosa: che la sinistra di ieri faceva un po' paura, anzi parecchia, mentre la sinistra di oggi fa tanto ridere. E non so cosa sia meglio. Ci penso ancora e poi vi dico.
Stil novo contiene i pensieri di un italiano come tanti, articolati nel modo in cui tanti li articolerebbero, e non ci sarebbe niente di male, in questa media sociologica, se Matteo Renzi non aspirasse a dirigere il maggiore partito italiano e, coll’occasione, l’Italia.
P.S. Dallo stesso recensore di Renzi giunge anche questa apologia di Vidal. Vatti a fidare.

12 ago 2012

Olimpiadi 2012. Impeccabile rappresentazione priva di drama.
Il Dream Team (qualunque esso sia).



Festeggiare come se il risultato non fosse scritto. Buttarsi sull'ultimo pallone. Salutare l'avversario sconfitto.

11 ago 2012

Usain Bolt.



La macchina pulsante sembrava fosse cosa viva.

10 ago 2012

La 4x100 donne degli Stati Uniti.



Rivinta la guerra fredda (stavolta ci sono voluti solo 40.82 secondi).

4 ago 2012

Missy Franklin.



Potenzialmente è lei l'erede di Michael Phelps. Nel giorno in si chiude con una vittoria la carriera del più grande di tutti (ventiduesima medaglia, 18 ori in tre Olimpiadi consecutive), si apre con la consacrazione del quarto oro (e un bronzo) quella della sorridente diciassettenne dorsista. Con lei il miglior team femminile che gli USA abbiano mai presentato, record mondiale stasera nella 4x100 mista: Franklin, Soni, Vollmer, Schmitt.
Non ricordo di aver mai assistito ad un torneo di nuoto così spettacolare: un campione da leggenda che diventa sportivamente immortale, gare all'ultimo respiro, nove record mondiali battutti, la rivincita degli atleti sui costumi tecnologici e soprattutto una nuova generazione di formidabili specialisti, sia a livello femminile (le americane, Ruta, il ritorno delle olandesi) che maschile (Le Clos e Agnel su tutti). E i 1500 di Sun Yang sono da considerare finora la performance più impressionante dei Giochi, insieme ai 200 dorso di Missy, l'erede potenziale.

2 ago 2012

Gabrielle Douglas.



Non dite che non ve l'avevo detto.
Phelps, 20 (16 ori). Ma sono anche i Giochi di altre tre formidabili nuotatrici americane, Rebecca Soni, Missy Franklin e Allison Schmitt. La piscina statunitense continua a fare storia.
Quella del fioretto femminile italiano invece è già leggenda.