Obama vs. Ortega. Apprendo che Obama non nutrirebbe nessuna fiducia nella Chiesa cattolica a Cuba. Per questo Foreign Policy dedica al presidente più amato dai mainstream media una dura reprimenda. Io invece non nutro nessuna fiducia nei mainstream media, e questo pezzo dimostra che ho ragione. La Chiesa cattolica cubana è il braccio spirituale del regime e quella della scelta del confronto invece che dello scontro è una balla inventata dagli amici del cardinal Ortega per giustificarne l'opacità e l'ambiguità. Una parte rilevante del controllo sociale necessario alla sopravvivenza del sistema è esercitato attraverso le istituzioni ecclesiastiche, veri e propri centri di delazione e informazione privilegiata per gli apparati dello stato. Non lo dico io, ma chiunque abbia la possibilità di esprimersi liberamente sull'argomento: quindi non i cubani in patria, la cui opinione nessuno è in grado di conoscere, fatta eccezione evdentemente per l'autore del pezzo. Pretendere di difendere le vittime stringendo le mani dei loro carnefici dalle mie parti continuerà sempre a chiamarsi in un solo modo: connivenza. Spero che Obama, se è vero che da lui dipendono certe campagne, continui a minare dalle fondamenta uno dei tasselli della dittatura castrista. Che la stampa occidentale continui poi a propagandare la fallacia del cambio evolutivo nell'isola dei matones merita, più che una confutazione, una visita dallo psicanalista.
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