15 feb 2012

Eutanasia di una civiltà. Si può scattare una bella foto senza vederla? Sì, secondo lo scrittore cubano Juan Abreu, che commenta così  l'immagine della spagnolo Samuel Aranda, vincitore del World Press Photo 2012:
Nadie menciona lo único que importa de la foto: el contraste entre el cuerpo desnudo del hombre y el cuerpo cegado de la mujer.
Pare che Aranda, intervistato, abbia dichiarato che in occidente ci siamo fatti un'idea sbagliata del ruolo della donna nel mondo arabo. Non è vero, dice, che il genere femminile sia oppresso, anzi spesso sono proprio le donne ad assumere un ruolo di primo piano nella società mediorientale. Si tratta della stessa persona che si è trovata davanti il corpo di un uomo nudo tra le braccia di una madre completamente nascosta da un manto di burka nero. E li ha ritratti senza cogliere l'unico elemento realmente rilevante della sua foto: la differenza fra essere uomo ed essere donna nello Yemen. Secondo me dovrebbero ritirargli il premio.
Riconosco che anche io mio ero fatto irretire dalla pietà, dal messaggio ingannevole dell'amore materno, dalla plasticità dei corpi. E continuavo a guardare la foto senza vederla, prima di leggere Abreu. Siamo ormai assuefatti ad una realtà che abbiamo imparato non solo a non criticare, non solo a non menzionare, ma perfino a non vedere. Il politicamente corretto è l'eutanasia di una civiltà.



P.S. Ho scritto a Samuel Aranda chiedendogli perché la donna portava i guanti. Mi ha spiegato che è l'usanza locale. Non lo sapevo. Gli ho riscritto chiedendogli della contraddizione fra le sue parole e l'immagine. Non mi ha ancora risposto, forse non ha capito la domanda.

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