31 mar 2009

Cambogia. Quando la terra inghiottì i suoi figli.



Non so chi di voi abbia visitato Tuol Sleng. Io l'ho vista quella scuola-prigione, l'estate scorsa. Difficile trovare un luogo che in se stesso comunichi una sensazione di sofferenza e morte così intensa. Lui, Duch, ci ha lavorato tanti anni là dentro, nella Phnom Penh svuotata dalla follia dei khmer rossi. Non so come non sia impazzito, questo inappuntabile esecutore di verdetti già scritti, annotati sui suoi taccuini con precisione matematica. Duch amava la matematica quando era solo un ragazzo. Oggi è il primo dirigente khmer a dover rispondere di quei crimini inimmaginabili. Si è detto pentito, dal profondo del cuore. Ma il cuore, a Tuol Sleng, lo strappavano dal petto dei prigionieri. E lui dirigeva le operazioni.

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