23 abr 2003

Il venticinque aprile antiamericano. Sarebbe uno dei più sconcertanti paradossi storici che si possano concepire. Tra tutti quelli che scenderanno in piazza per l’anniversario della Liberazione del nostro paese ce ne saranno moltissimi che si sono opposti alla Liberazione dell’Iraq. E che manifesteranno contro quegli stessi angloamericani che hanno reso possibile questo giorno. Ecco perché forse sarebbe meglio che stavolta restassero a casa:
(...) l’antifascismo non democratico compirebbe un atto di impostura se celebrasse il 25 aprile della Liberazione dopo aver vissuto nelle cantine in cui si era imboscato il 9 aprile della Liberazione di Baghdad. 
Troppo facile incamerare e tenere per sé il mito dell’antifascismo come religione civile, staccandone per decenni la cedola politica, e dimenticarsi dell’unico atto concreto di antifascismo del nostro tempo, la cacciata dal potere del fascismo baathista di Saddam. Quel tipo di antifascisti stavolta dovrebbe starsene a casa.
Questione di decenza. Do you know this word?

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