Allons enfants. Un altro motivo per cui vale la pena leggere le Memorie di Aron è ricordare quanto miope (per non dire meschina) sia stata la politica estera francese nel dopoguerra, soprattutto a partire dalla seconda tappa del gollismo: creazione della forza nucleare strategica, uscita dal comando unificato della NATO, relazione privilegiata con l'Unione Sovietica, antiamericanismo e antiatlantismo. Tutti elementi che sarebbero poi diventati costitutivi di una mentalità europea le cui conseguenze paghiamo ancora oggi. Da De Gaulle a Pompidou a Giscard a Mitterand a Chirac, destra e sinistra unite e indistinguibili nella loro unica strategia riconoscibile in materia di relazioni internazionali: l'intelligenza con il nemico. Che ovviamente ne approfittava e se ne serviva, ça va sans dire.
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