30 abr 2010

Fini, il Post e nuove Generazioni. Continua - tra un mi si nota di meno se e un lo scrivo ma faccio finta di no - l’appoggio dei radical-chic de Il Post alla fronda finiana. Oggi, riprendendo come al solito cose scritte da altri, si uniscono al Secolo d’Italia nell’accusa di caccia alle streghe rivolta al Giornale e in generale ai berlusconiani. E concludono con un perentorio “… e i finiani hanno paura”. Wow. Bande di forzaitalioti armati di spranghe si aggirano per le città in cerca di dissidenti. Come, non le avete viste? E’ lo stile della new left all’italiana, nessun contenuto originale e attaccarsi al primo che passa pur di abbattere l’odiato imperatore. Se è un Post-fascista fa lo stesso, anzi meglio. D’altronde una cosa è che lo sdogani il ducetto di Arcore, altra cosa è che lo facciano gli intellettuali calcioBalilla della Generazione Sofri. O no? L’altro giorno Francesco Costa appoggiava il liberale Fini senza mezzi termini. Poi dall’Unità qualcuno ha suonato la retromarcia e lui si è trovato un po’ spiazzato. Ma ovviamente erano gli altri che non avevano capito. C’è grossa confusione al Post. Ed è solo una settimana di copycat. Figuratevi la prossima.

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