25 nov 2008

Il rebus thailandese.



Negli ultimi due giorni l'opposizione del PAD (People Alliance for Democracy) ha nell'ordine: bloccato il parlamento, convocato uno sciopero generale, assediato l'aeroporto provocando la sospensione dei voli e cominciato una guerriglia urbana con tanto di armi da fuoco. Eppure la sua protesta va perdendo peso e stancando l'opinione pubblica. Non è una battaglia tra forze democratiche e una classe politica arroccata al potere: è lo scontro tra una élite provvisoriamente senza governo e un governo provvisoriamente senza élites. Da una parte professionisti, filo-monarchici, amici dei militari e fautori del corporativismo parlamentare (il PAD), dall'altra i prestanome di Thaksin (che cerca asilo all'estero) e la Thailanda rurale e proletaria che si riconosce nel peronismo in salsa asiatica di un magnate delle comunicazioni.
Precedenti articoli:
Thailandia, un copione gattopardesco
;
Thailandia, il ritorno dell'uomo della provvidenza
;
tutti i post
.

No hay comentarios:

Publicar un comentario